Tra gli anni 20 e 40 del novecento, il Groupe de Saint-Luc ha progettato, costruito e decorato oltre 100 chiese nelle diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo con lo scopo specifico di comunicare la spiritualità cristiana in uno stile nuovo, diretto e moderno. Le attività del gruppo raggiunsero un'importanza internazionale con l'arrivo da Parigi di Gino Severini, un pittore italiano in contatto con i principali artisti dell'avanguardia europea. Nell’arco di una ventina di anni, Severini ha decorato cinque chiese utilizzando un linguaggio artistico basato sull'arte paleocristiana e medievale. Nel contesto del revival murale internazionale coevo, Severini ha sviluppato uno stile di grande originalità, recuperando la tecnica per dipingere a fresco su muro, ma nel contempo rimanendo aperto a sperimentazioni con nuovi materiali pitturorici messi a disposizione dall'industria del tempo. Nonostante l'alta rilevanza del contesto storico artistico e la fama dell'artista, pochi studi sono stati dedicati alla produzione di Gino Severini in Svizzera e al suo ruolo e influenza sul movimento Saint-Luc. Attraverso un approccio interdisciplinare, il team del progetto, composto da storici dell'arte, conservatori-restauratori, scienziati ed architetti, studierà i murali religiosi svizzeri di Severini indagando i materiali e la tecnica della pittura e cercando di collegare le scelte tecniche dell’artista con le informazioni di archivio e la disponibilità di nuovi materiali per dipingere. Questa ricerca intende colmare un'importante lacuna di conoscenza su un particolare momento della storia dell'arte e della cultura svizzere, nonché sulla figura di Severini stesso, un artista di fama internazionale i cui dipinti murali religiosi svizzeri sono a malapena noti. Le informazioni raccolte saranno presentate e discusse in un seminario alla fine del progetto.
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