Soggetto e obiettivo I dialetti parlati in Italia presentano spesso tratti strutturali anche molto distanti dall’italiano. In alcune varietà di area ligure, per esempio, coppie di parole altrimenti identiche si differenziano per la sola lunghezza vocalica (come in genovese fiitu, ‘presto’, ≠ fitu, ‘affitto’). Questo fenomeno ricorre nella regione con gradazioni differenti: è molto radicato in alcune varietà (genovese), è presente in modo meno marcato in altre (dialetti di area centrale) ed è infine assente nei dialetti di estremo Ponente. Il confronto fra queste situazioni, rappresentate da tre dialetti parlati lungo la fascia costiera che va da Genova al confine francese, offre al ricercatore il terreno ideale per investigare alcuni temi al cuore dell’odierna ricerca linguistica. Il nostro principale interesse è rivolto infatti alla realizzazione della lunghezza vocalica in diversi contesti discorsivi (in cui si esprime, per esempio, l’enfasi su un elemento, oppure il contrasto fra più elementi nel discorso, la correzione, e così via). La gamma di differenze fonologiche mostrata dai tre dialetti permetterà di illuminare, per mezzo di un’indagine sperimentale, il rapporto fra struttura dell’informazione e correlati acustici. Contesto socio-scientifico La fascia costiera ligure sarà il nostro ‘laboratorio’ a cielo aperto, all’interno del quale raccoglieremo dati per mezzo dei più attuali metodi di elicitazione, utilizzando un ampio spettro di test di produzione e percezione.
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